…e poi mi tocca rincorrere l’F24 in mutande
Ci sono clienti che hanno un talento speciale.
Non per la contabilità, eh no… ma per il risparmio creativo.
“Ma scusa, perché dovrei pagare un software per fare le fatture elettroniche? C’è il portale dell’Agenzia delle Entrate, gratis!”
✨ Gratis. L’unico dettaglio che li interessa.
Il fatto che per compilarla ci mettano 2 ore, 5 infarti e 3 bestemmie è secondario.
💻 Il portale dell’Agenzia è semplice… per chi è l’Agenzia.
Per tutti gli altri:
- Il cliente cerca il pulsante “crea fattura”, ma apre la dichiarazione dei redditi 2018.
- A ogni errore, parte una schermata rossa che pare un allarme anti-incendio.
- Inserisce l’IBAN nel campo “Codice Destinatario” e la Partita IVA nel campo “CAP”.
E poi ti scrive:
“Ehi, guarda un po’ cosa ho combinato… mi aiuti?”
📦 Quando la fattura viene accettata, ma non capisce per cosa
- Ha messo TD01 ma voleva fare un acconto.
- L’ha intestata a se stesso.
- Non ha inserito l’aliquota IVA, ma ha scritto “boh”.
Risultato? Fattura trasmessa.
Ma il cliente non sa né come, né dove, né perché.
💸 Morale della favola: risparmiare 30 euro l’anno per spenderne 300 in consulenze d’emergenza.
Ma il punto non è solo economico.
È tempo, stress, tentativi, errori… e in certi casi, notifiche di scarto alle 23:58.
❤️ Un consiglio amichevole (e un po’ ironico)
“Fate quello che sapete fare bene.
Per il resto… affidatevi a chi lo fa tutti i giorni, senza cliccare accidentalmente su ‘Fattura reverse charge intra extra PA’.”
PS: Se riconosci qualcuno in questo post… non dirglielo.
Condividilo e aspetta che si offenda da solo 😎
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